Sono normali i temporali d'estate, arrivano all'improvviso e si preannunciano con tuoni e lampi all'orizzonte e lo scurire del cielo. Solitamente un attimo prima che tutto questo accada regna nel cielo una calma apparente, si fermano le foglie sugli alberi e l'aria diventa inesistente. Smettono di volare e cinguettare gli uccelli e si nascondono, si posano gli insetti. L'umidità ti appesantisce le membra e senti più faticoso il respiro. La natura si arresta per pochi attimi e i luoghi diventano statici, immobili, come fotografie.
Poi all'improvviso li senti più vicino, i lampi, il tuono! Ed il cielo si riempie di colori, disordinatamente, sparsi alla rinfusa, come in una tavolozza di un pittore arrabbiato.
Si mescolano insieme le tonalità più intense dell'azzurro col nero e il cielo diventa più scuro, quelle crepe di luce elettrizzano l'atmosfera, come lance di fuoco irrompono nel cielo: La rabbia degli Dei sull'essere umano? O di vivere! Che regna nell'anima di qualcuno?
Inizia a soffiare più forte il vento, le foglie si spaventano e gridano! Si piegano i rami degli alberi in un inchino alla forza, alla potenza e alla sua rabbia.
Grandi macchie più scure colorano adesso l'asfalto delle strade fino a ricoprirne tutto il colore e scivolano frettolose le gocce della pioggia creando in pochi istanti, pozzanghere e piccoli ruscelli.
Si intensificano i colori dell'erba e della terra ...si dissetano i fiori!
Il rumore dell'acqua che cade dal cielo sovrasta ogni suono e stordisce, disseminando paure. Un senso di ansia pervade la tua anima mentre osservi l'inatteso evento e attendi che... ritorni più in fretta il sereno nel cielo, dentro la tua anima, e nella natura intorno a te!
Pure il temporale adesso è arrivato...un pò di fresco fa bene, fa bene al respiro, alla pelle...alla mente, ai miei pensieri.
E' un giorno triste...vabbè mi dirai: quando mai hai scritto qualcosa di allegro? Ok, ma sono triste...tra i tanti motivi per cui oggi lo sono, e lo sono di più e...che mi ha lasciata, la mia gatta...
L'ho accompagnata in un prato fiorito, l'ha c'erano farfalle colorate, piccoli e allegri insetti, un piccolo ruscello...
Lei non aveva mai camminato sul manto soffice dell'erba e non aveva mai goduto di quella serena visione perchè ha vissuto per molti anni con me in appartamento...per lei esistevano solo i miei fiori, le stanze della mia casa...e io. Vivevamo in simbiosi...era la mia ombra... Inseparabili noi!
Ma si è ammalata, l'età non l'ha risparmiata e il destino gli ha donato un male incurabile, per cui si può solo aspettare di morire...e soffrire.
Ha quattordici anni la mia gatta, si chiama Mini, lo so, è un nome banale...avrei potuto avere un pò di più fantasia quando ho assegnato a lei questo nome... ma guardandola negli occhi col suo dolce musetto è stato il primo nome che mi è uscito dalla bocca, spontaneo, senza pensare.
Cosa farò adesso?...in quali occhi troverò comprensione e dolcezza? E per chi...per chi sarò ancora così importante?
...Grazie per le gioie che mi hai regalato e per il tuo affetto...la pazienza!