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IL TERNANO - PIEDILUCO E IL SUO LAGO

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view post Posted on 8/2/2009, 00:18
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MaryRosa

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IL TERNANO - PIEDILUCO E IL SUO LAGO



Piediluco è ora una frazione del comune di Terni (TR).


Collocato a 375 m s.l.m., il paese è abitato da 523 residenti.


Esso sorge in riva all'omonimo lago che alimenta, assieme alle acque del fiume Velino, la cascata delle Marmore.


Un tempo si chiamava "lacus velinus" l'irregolare specchio d'acqua totalmente immerso nelle verdeggiante vegetazione umbra o meglio del Bosco sacro, visto che l'attuale nome "Piediluco" significa proprio ai piedi del bosco sacro.


Il panorama di Piediluco, secondo lago dell'Umbria è caratterizzato dalle basse casette colorate una addossata all'altra, separate solamente dalle strette viuzze che in verticale percorrono l'antico borgo formatosi in epoca medievale.

 
Il lago che per la sua forma così "scomposta" ricorda quelli alpini, ha una superficie di 1,53 kmq, un perimetro di 17 km, una lunghezza nel suo braccio più esteso, di 2,5 km., il suo contorno è ornato da numerose ville di cui una famosa.


Uno dei simboli naturali del bacino lacustre è la superba montagna dell'Eco che deve il suo nome alla sua capacità di rimandare un'eco composta di ben due endecasillabi


Alle spalle del paese domina la Rocca dell'XI secolo, che anche se ridotta ormai in un rudere ricorda ancora la superbia e l'imponenza di un tempo.



La sua posizione strategica ne fece infatti un importante punto di difesa per il territorio sottostante e per gran parte della sabina tanto da essere spesso oggetto di contese tra i signori dei centri limitrofi.




Scavi archeologici nella zona hanno permesso di ritrovare resti di insediamenti risalenti alla tarda Età del Bronzo.



In seguito venne conquistata dai Sabini e, a partire dalla metà del III secolo a.C., passò ai romani



In un documento del 1028 si citano il Castello de Luco (sulla sommità del monte della Rocca, dal latino lucus, bosco sacro) e la curtem de Postro (in riva al lago), come un possedimento di tale Bernardo D'Arrone, feudatario del luogo, che lo concede ai monaci dell'Abbazia di Farfa.


La Rocca era caratterizzata da un mastio con torre quadrangolare, di cui ora rimangono solo i resti. In basso sorgeva un piccolo villaggio, nella zona chiamata il Colle.



Nel 1208, san Francesco passò in questo paese.


Nel 1244 Federico II passò quei luoghi ai Brancaleoni, che fortificarono il castello.


Nel 1330, Rieti e Spoleto si allearono per distruggere la rocca (una roccaforte ghibellina), ma furono fermati in questo intento da papa Benedetto XII.


Nel 1364, Blasco Fernando di Belvisò acquistò dai Brancaleoni la Rocca e la ingrandì.


Egli venne ucciso nel 1368 durante una rivolta; l'anno successivo, truppe pontificie inviate da papa Urbano V e comandate da Ugolino da Montemarte, catturarono, processarono sommariamente e giustiziarono 50 uomini del paese.


Dal 1393 al 1439 fu dominio dei Trinci di Foligno, che lo dotarono di un nuovo statuto (Statuta Castri Pedisluci).


Successivamente, papa Eugenio IV lo sottomise alla potestà pontificia ed in seguito, nel 1453, papa Nicola V lo rese signoria del capitano di ventura reatino Matteo Poiani.


Nel 1578 il feudo fu diviso tra i Poiani e i Farrattini-Poiani di Amelia. In seguito tutti i beni feudali passarono ai conti Pianciani, che li cedettero ai baroni Franchetti alla fine del XIX sec.


Risale proprio a questo periodo il grande balzo di notorietà di Piediluco, grazie al fatto di essere spesso inserito nel Gran Tour assieme alla visita alle cascate delle Marmore.


Fu Comune autonomo,  facente parte fino al 1927 della provincia di Perugia, fu poi accorpato nello stesso anno al comune di Terni.



Un tempo vi si praticava la pesca, che serviva ad integrare l'economia di carattere agricolo. Ora, il turismo costituisce una importante fonte di reddito.


Tra la fine di giugno e l'inizio di luglio si celebra il solstizio d'estate con la Festa delle Acque, che culmina con la sfilata di barche allegoriche sul lago.


Da visitare la Caterina d'Alessandria, gli affreschi raffiguranti Santi Francescani, un Crocefisso del '400 a cui è legata la Festa del Buon Gesù del 14 gennaio.

Chiesa dedicata a San Francesco, dove nel 1217 vi sostò il poverello di Assisi, da cui si accede attraverso una singolare, ripida scalinata in pietra. La costruzione fu iniziata alla fine del XIII secolo fu terminata da Pietro Damiani di Assisi nel 1338, in ricordo della visita del Santo a Piediluco.
La lunetta del portale della chiesa, che riporta scolpiti nella pietra scene ed oggetti legati alla pesca, ricorda il nesso fortissimo tra il paese e il suo lago ed ha il significato di un ringraziamento della ricchezza offerta dalle acque. L'interno è costituito da una sola navata con sei grandi archi trasversali.

Numerose sono le opere che ornano la chiesa, tra le altre la statua di San Giovanni Battista e quella di Santa
 
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