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IL MOLISE E' DIVENTATO "REGIONE"

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view post Posted on 11/3/2009, 14:38
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MaryRosa

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IL MOLISE E' DIVENTATO REGIONE


Il Molise è una regione dell'Italia meridionale, con una popolazione che si aggira intorno ai 320.838 abitanti.


 Il capoluogo è Campobasso.


File:Campobasso panorama.jpg


 Confina con l'Abruzzo, il Lazio, la Campania, la Puglia ed il Mar Adriatico


Dal 24 novembre 2005 la regione Molise ha anche una sede istituzionale a Bruxelles.


Il Molise è l'unica regione italiana nata dalla divisione di 2 regioni.


Fu istituita nel 1963, per distacco dall'allora regione Abruzzi e Molise, diventando la ventesima regione d'Italia, dapprima con la sola provincia di Campobasso e dal 1970 anche con la provincia di Isernia.


In realtà la Regione Abruzzi e Molise, come tutte le regioni a statuto ordinario, non era mai stata attivata e dunque le due regioni hanno cominciato a funzionare autonomamente dal 1970.


Storicamente il Molise si identifica con l'antico Sannio, dall'epoca del Regno di Napoli il territorio molisano era compreso in tre giustizierati diversi, il Contado del Molise, l'Abruzzo citeriore e la Capitanata.


 Nel 1963 la Provincia di Campobasso fu proclamata regione a sé stante, creando così un'ulteriore divisione di un territorio con caratteristiche secolari ben definite.


Ma il nome Molise compare nell'alto medioevo per identificare una contea di appartenenza della famiglia normanna dei conti di Mulhouse.


La superficie della regione è divisa quasi equamente tra zone di montagna, il 55,3% del territorio, e zone collinari, del 44,7% del territorio.


 <img style="WIDTH: 582px; HEIGHT: 423px" height=480 alt="File:Gse multipart2595.jpg" src="http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/c/c2/Gse_multipart2595.jpg" width=640 border=0>


La zona montuosa si estende tra l'Appennino abruzzese e l'Appennino Sannita.


I Monti della Meta (2241 m) formano il punto d'incontro della linea di confine tra il Molise, l'Abruzzo e il Lazio.


Poi ci sono i Monti del Matese che corrono lungo il confine con la Campania e raggiungono i 2050 metri con il monte Miletto.


A oriente, la zona del Subappennino (Monti dei Frentani) digrada verso il mare con colline poco ripide e dalle forme arrotondate.


Il clima e di tipo semi-continentale, con inverni generalmente freddi ed estati calde.


Sulla costa il clima è più gradevole, man mano che si procede verso l'interno l'inverno diventa via via più rigido e le temperature si abbassano notevolmente (Campobasso nel periodo invernale è una delle città più fredde d'Italia).


File:Panorama di Lupara.jpeg


Anche l'estate risulta più gradevole sulla costa dove spesso soffiano brezze che rendono più dolci i mesi caldi.


Per 38 km il Molise è bagnato dall'Adriatico.


La costa è bassa e sabbiosa soprattutto per il promontorio di Termoli, al cui riparo è stato costruito un piccolo porto artificiale. 


File:Beach of Termoli.jpg


Lungo le coste ci sono anche alcune fasce pianeggianti, larghe non più di qualche chilometro.  La formazione di dune litoranee causava il ristagno delle acque dei torrenti con la conseguente formazione di paludi, da qualche tempo però eliminate con opere di bonifica.


un Trabucco per la pesca a Termoli



Altra località importante è Petacciato,



ora diventata una zona turistica importante la Marina di Petacciato.


I fiumi principali della regione sono il Trigno, il Biferno, che scende dal Matese e il Fortore, che sfocia nel territorio pugliese. Hanno tutti carattere torrentizio: con lo scioglimento delle nevi a primavera e con le piogge invernali si arricchiscono; d'estate invece inaridiscono e il loro greto si riduce drasticamente.


Fa eccezione il Biferno che nasce da una sorgente nel paese di Boiano. Le sue sorgenti danno copiosissime acque tanto che si ritiene che se non sfruttate la portata del fiume sarebbe seconda al solo Po. Scorre in Molise anche l'alto corso del Volturno, che riceve le acque della piana d'Isernia e della piana di Venafro per poi entrare in Campania e sfociare nel Golfo di Gaeta. Le sorgenti forniscono acqua anche a Campania, Puglia e Abruzzo.


Nel Molise, oltre ad essere presente il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (Mainarde), sono presenti vaste aree boschive, soprattutto nella Provincia di Isernia, che la rendono ricca di specie vegetali oltre che animali.


Di notevole importanza sono le Oasi del WWF (Monte Mutria e Guardiaregia-Campochiaro), l'Oasi della LIPU di Casacalenda, il massiccio del Matese, la riserva di Collemeluccio con le sue estensioni di boschi di abete bianco, la riserva MAB di Montedimezzo, l'Orto Botanico di Capracotta.


La fauna è caratterizzata dalla presenza dell'orso bruno marsicano, del camoscio, del cervo, del lupo, della volpe.


Nel territorio molisano sono presenti alcune minoranze linguistiche, site tutte nella Provincia di Campobasso. Le principali sono quelle croate, parlate in particolare nei comuni di Montemitro, Acquaviva Collecroce e San Felice del Molise (uniche in Italia), e albanese, parlate soprattutto a Campomarino, Ururi, Portocannone e Montecilfone.


ISERNIA



 è un comune di 21.831 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia, fa ora parte del Molise, è anche il più piccolo capoluogo di provincia italiano.


La sua storia si perde tra le spire del tempo, iniziando forse quando in una delle sue valli visse la comunità dei primi europei.
La città si adagia sul crinale d'un colle, situato tra due fiumi, nel mezzo di una conca circondata da monti.


Rispetto al suo territorio, occupa una posizione di comoda centralità; la maggiore distanza fra la città e i centri della provincia non supera i 70 Km.


E' poi supportata da un sistema ferroviario e viario che le consente, unitamente al suo clima continentale, di sfruttare al massimo la sua posizione rendendola città ideale per farne un'impareggiabile residenza sia estiva che invernale.


Isernia si trova in una zona molto collinare situata in Molise dalla quale domina vaste aree dove sono presenti tratturi.  È circondata da fittissimi boschi dove sorgono alcuni paesotti come (Colli a Volturno) o (CastelRomano).


È collocata su un crinale che separa due corsi d'acqua denominati Carpino e Sordo, anticamente detti Gianocanense e Giovinale (o San Giovinale), erano cioè torrenti dedicati a due figure sacre: Giano e Giove.


Per quanto riguarda il Sordo sembra abbia acquisito la nuova denominazione dal suono cupo (sordo, appunto) delle sue acque.


 Il Carpino deve il suo nuovo nome alla valle in cui scorre, la "valle caprina"; fu infatti chiamato prima Caprimo e poi divenne Carpino. Il suo vecchio nome, Gianocanense, proviene dal Dio pagano Giano (divinità) e da canere, verbo latino che significa cantare. In un documento del capitolo "Ponte Giancanese (Giano Camense)", nel volume di A. Viti, Res Publica Aeserninorum, Isernia 1982, pp. 149, si legge: «Jano Canese, parimente, fù di Giano Janus, deo con testa griggia, canesco, flume sonatore, canere, pe’l sono di gorgheggi che l’acqua sua fa ne’l passare».


La Cucina Molisana  è molto varia.


Tra i prodotti più importanti vi sono le olive da cui si estrae un olio extravergine dal sapore soave consumato anche crudo su insalate e crostini.  L'eccellente fattura del prodotto ha fatto guadagnare all'olio molisano, nel 2003, il riconoscimento DOP. Sempre a proposito dell'olio d'oliva, molti paesi fanno parte dell'associazione "Città dell'olio", con sede a Larino.


Il pane molisano conserva la sua antica manifattura produttiva e viene prodotto ancora in alcuni panifici con le patate (che, in Molisano si chiamano tapàn) e la sofficità che lo contraddistinguono.


Nel Molise ha tanta importanza ha anche la pasta. Un tipo di pasta fresca tipico che prende il nome di Cavatelli (in Molisano, i cavatìjll) è ottenuto con una sfoglia senza uova. È prodotto in particolare nel paese di Trivento. Questi vengono conditi con sugo di pomodoro o verdure. Altrettanto conosciuti sono i Fusilli (i fusìll), preparati con lo stesso impasto, ma realizzati con un "fuso" da cui il nome. Dall'impasto vengono staccati dei dadini di pasta, avvolti intorno al fuso e poi sfilati.


Per ciò che riguarda i salumi, nel Molise vengono prodotti alcuni insaccati, come la Soppressata (a supressàt), il Capocollo o Capicollo (u cappecùol, di cap [capo/testa] + cùol [collo]) la Salsiccia, famosa perchè ha come ingrediente il finocchietto selvatico, e la Ventricina (a vendre'ìn): famosa è quella di Montenero di Bisaccia, ma da tempo è in atto una disputa con l'Abruzzo per la paternità del salume).


Un preparato tipico del basso Molise, specialmente a San Martino in Pensilis, è la Pampanella, carne di maiale cotta al forno con alcune spezie e molto peperoncino rosso sia dolce che piccante.
L'uso del tartufo (nero e bianco) viene fatto sempre più spesso in utta a regione, essendo ormai parecchio tempo che viene cavato dalla terra, specie nell'Alto Molise, grazie ai numerosi cavatori ed ai loro cani.


Sempre di più le fiere che hanno come tema il tartufo ed il suo impiego in parecchie specialità culinarie.


Fra i dolci sono tipiche le Cancelle, simili alle waffel tedesche ma con l'aggiunta di semini di finocchio, i Piccillati (i peÄelàt), ravioli cotti al forno ripieni di amarena, e la Pigna (a pìnj), simile al panettone ma più leggere, tradizionalmente preparato per la Pasqua. I Caragnoli (i carànjele) e Rosacatarle o Rosacatarre (i rôsacatàrele), intinte nel miele, sono dolci tipici natalizi.


Tra i vini, si segnala la Tintilia (Autoctono). Biferno, Pentro, e Molise, hanno avuto il riconoscimento DOC. La D.O.C. Pentro è stata prodotta per la prima volta nell'anno 2007, fino ad allora è stata considerata una D.O.C. fantasma (mai prodotta).


 

 
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