IL BOSCO SACRO DI BOMARZO
il Giardino delle Meraviglie
"voi che pel mondo gite errando vaghi - di veder maraviglie alte et stvpende
- venite qva dove son faccie horrende - elefanti leoni orsi orche et draghi".
L'Orco, enorme mascherone dalla bocca spalancata, nel cui interno è scavato un vano con bancali e tavolo di pietra,
spaventa e sorprende i visitatori che per la prima volta si fermano ad ammirarlo.
Bomarzo è un piccolo paese dell’alto Lazio, arroccato su di una collina tufacea, proprio accanto alla valle del Tevere.
Tutto il paese è dominato dal grande, sfarzoso, palazzo della famiglia Orsini, che ebbe per molti secoli un ruolo notevole negli affari romani.
l Centro Storico di Bomarzo è un gioiello di urbanistica medioevale, ben conservato e ricco di angoli di suggestiva bellezza, così come la Chiesa di Santa Maria Assunta, dove sono conservate le spoglie di S. Anselmo, Vescovo e Patrono della cittadina.
il borgo medioevale
All’inizio del secolo XVI le fortune degli Orsini stavano però declinando, mentre un'altra famiglia, quella dei Farnese, stava consolidando la propria ricchezza ed il proprio potere, massimamente durante il pontificato di Alessandro Farnese, che fu Paolo III dal 1534 al 1550.
L’unione tra le due famiglie si trovò nel matrimonio tra Pier Francesco Orsini e Giulia Farnese, una figlia di Galeazzo Farnese, duca di Latera e parente di Paolo III.
Il Tempio nel Boschetto
La coppia prese residenza a Bomarzo, nel magnifico palazzo e nel mezzo delle tenute del principe,
il Sacro Bosco.
E’ qui, nel bosco, all’ingresso di un particolare giardino, che è da allora possibile leggere i versi con cui abbiamo iniziato, che furono scritti da un poeta del XVI secolo, quando prese corpo quel dedalo di mostruose meraviglie che ancora oggi, seppur in parte sepolte nel verde, è possibile ammirare.
Era il 1552, quando il principe iniziò a pensare ad una villa delle meraviglie.
L'incarico venne affidato all’architetto Pirro Logorio, lo stesso che ebbe il compito di completare la costruzione di San Pietro dopo la morte di Michelangelo.
La costruzione del giardino accelerò quando Giulia Farnese morì e Vicino, che già era disgustato dalla vita politica e militare, decise di ritirarsi in privato, volendo sfogare la propria tristezza ma anche dedicarsi al suo amore per le discipline alchemiche ed esoteriche, ben rappresentato nel labirinto di sculture che stava facendo erigere.
Due Leoni che rappresentano la Famiglia Farnese
Si doveva realizzare un luogo dove fosse possibile “sfogare il core", ma anche stupire gli occhi degli ospiti visitatori, conducendoli in un regno di sogno, stimolando al tempo stesso la loro intelligenza e la loro cultura, in un gioco di richiami mitologici e di enigmi, tra statue di sirene, mostri marini, tartarughe giganti, satiri, sfingi, draghi, maschere, tempietti, falsi sepolcri e giochi illusionistici.
Il Giardino delle Meraviglie di Bomarzo venne concepito come una nuova meraviglia del mondo, così eccezionale ed unica che nessuna cosa le potesse assomigliare.
Quel che prese corpo fu un calderone di pietra e di bosco, in cui sono fuse varie tradizioni,da quella pagana a quella magico-esoterica ed alchimistica, da quella ermetica a quella orientaleggiante ed esotica, che accentuano il senso di disorientamento all’interno di questa particolare dimora filosofale.
Dimora popolata da particolari ospiti guardiani: Dei e Dee, Orchi, Streghe e....
Questa gigantesca scultura presente nel sacro bosco rappresenta Ercole che squarcia Caco....
alcuni pensano un episodio dell'Orlando Furioso: l'eroe, assalito dalla follia a causa della passione per Angelica, si è liberato dell’ armatura.
Incontra un pastorello che aveva l'unico torto di contendergli il passo e lo squarta tenendolo per i piedi.
A fianco della scultura sono poste due iscrizioni, di cui una decisamente rovinata ma con un prezioso riferimento ad Orlando?
Il Parco dei Mostri di Bomarzo, noto anche come Bosco Sacro nasce nel 1552 come
"Villa delle Meraviglie"
E’ un complesso artistico e culturale unico al mondo nella sua particolarità.
Le decorazioni del Parco dei Mostri di Bomarzo si sostanziano in grandi statue e sculture in peperino integrate alla perfezione nella natura del bosco, perfettamente tenuto, con vialetti alberati e grandi prati curatissimi.
Questa è una delle costruzioni più strane del Parco dei Mostri di Bomarzo.
la Villa delle Meraviglie: casa pendente costruita sopra un masso inclinato