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LE MURGE

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view post Posted on 19/2/2009, 21:02
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MaryRosa

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 LE MURGE


 



La Murgia (o le Murge), è una subregione pugliese molto estesa, corrispondente ad un altopiano carsico di forma rettangolare sito nella Puglia centrale.


È compresa per gran parte nella provincia di Bari e in quella di Barletta-Andria-Trani di nuova istituzione; nella sua parte meridionale nelle province di Taranto e Brindisi.


Il nome deriva dalla parola latina "murex", che significa roccia aguzza (come il guscio della conchiglia murice o Murex), muro a secco.



 

L'altopiano delle Murge è il nucleo centrale della Puglia tra il Tavoliere e il Salento. Roccioso nella parte elevata, in quella più bassa è coperto di terra fertile e verde, coltivata a orti e giardini, comprende le provincie di Bari e Brindisi.
Il comprensorio è percorso in ogni senso da ottime strade e sulla dorsale è attraversato dalla superstrada che dalla circonvallazione di Bari raggiunge Brindisi e prosegue sino a Lecce e alla penisola Salentina.
Gli aeroporti di Bari e di Brindisi, situati ai limiti del comprensorio, sono dotati di ampie piste e di attrezzature efficienti e consentono i rapidi collegamenti della Puglia con ogni parte del mondo.

 


 



Il sistema di paesaggio delle Murge occupa la parte centrale della Puglia confinando a Est con il mare Adriatico, a Ovest con la fossa Bradanica, a Nord con la valle dell'Ofanto e a Sud con il Salento e l'Arco Ionico Tarantino. In figura è contrassegnato con varie tonalità di rosa in base ai diversi sottosistemi di paesaggio che possono essere individuati.

 



LE MURGE


Il comprensorio delle Murge è detto anche «dei trulli e delle grotte».



Grotte di Castellana, a poca distanza dal mare, introducono il turista alla conoscenza della parte più bella e più varia della regione.


Alberobello è il centro più noto della zona dei « trulli »; le case a cono caratterizzano una antica e perfetta civiltà contadina, i cui segni si mostrano più genuini nelle costruzioni sparse tra le campagne di Locorotondo.


Ostuni, la bianca, sorge vicino al mare in provincia di Brindisi. L'architettura delle case rispecchia anch'essa, in uno stadio più avanzato, l'antica società patriarcale con le costruzioni civili di Ostuni e di Cisternino e il mirabile esempio di architettura sacra rurale che è la chiesetta di Barsento in agro di Noci. 


I colori della Puglia:


il bianco delle case si fonde col verde e il rosso delle campagne e con l'azzurro tenero del cielo, e l'azzurro intenso del mare


La Puglia è terra di cattedrali e di castelli:


il Duomo di Molfetta, la Cattedrale di Bitonto, di Trani.  la Basilica di San Nicola a Bari - la Cattedrale, e tante altre.


Castel del Monte è il celeberrimo dei castelli, in vetta ad un'altura sopra lo sfondo della Murgia, eretto da Federico II, che Guido Piovene ha definito «il più bel castello italiano».


Il Salento occupa la parte più meridionale della Puglia, siamo il tacco d’Italia.


L'Altosalento è il territorio più a nord, là dove le ultime propaggini delle Murge lasciano il passo alla piana salentina; appartiene -l'area centrale trattata in questo lavoro- alla provincia di Brindisi della quale rappresenta la parte turisticamente più interessante e con maggiori presenze turistiche (700.000).


Sino al 1927 il Salento, con la quasi totalità delle province odierne di Brindisi e Taranto, costituiva la provincia di Terra d’Otranto con capoluogo Lecce, un territorio vasto ma  con molte caratteristiche comuni che si riscontrano ancora oggi.


Il comprensorio di cui si parla, particolarmente, in queste pagine,  copre una superficie di 550 kmq e una popolazione residente di 95.000 abitanti, comprende i comuni di Ostuni (33.000 ab.), Ceglie Messapica (21.000 ab.), San Vito dei Normanni (20.000 ab.), Carovigno (15.000 ab.) e San Michele Salentino (6.000 ab.).   Il territorio è, per buona parte collinare,  in particolare nel comune di Ceglie, 310 m. nel centro abitato e 382 m. nell’agro, in localita Montedoro;  la fascia litoranea è pianeggiante.


Il distretto turistico Altosalento-Riviera dei Trulli non è  comunque da intendersi con confini ben definiti e delineati dagli ambiti territoriali dei comuni, ma i confini sono aperti e non delimitati, trattandosi peraltro di una zona di confine fra le sub-regioni fisiche  del Salento e delle Murge.


Siamo localizzati nella Murgia dei Trulli e, o anche, secondo alcuni testi, nel  Salento delle Murge.


Restando alle definizioni classiche, comunque, la Murgia dei Trulli comprenderebbe Alberobello, la Valle d’Itria e zone adiacenti caratterizzate dalla presenza dei trulli e amministrativamente a cavallo fra le province di Bari, Taranto e Brindisi; il Salento delle Murge identificherebbe la parte più bassa delle Murge tarantine e brindisine.


L'Altosalento è l'area geografica non soltanto più a nord, ma anche a più alta altimetria del Salento (alto-Salento appunto) e presenta caratteristiche fisiche, culturali, sociali ed economiche simili, ma nel contempo diverse, dal Salento leccese e dalle Murge dell'entroterra barese. Il nostro è un territorio  che nel corso dei secoli ha consolidato una sua identità,  resa unica dalle tracce ben visibili della nostra civiltà contadina fondata sulla "pietra" e che ha prodotto un'architettura rurale unica. 


Da queste considerazioni nasce la tesi, che va consolidandosi in questi anni, di un territorio, salentino di certo, ma che non è una sua appendice settentrionale,  ma un territorio esso stesso diverso.


Per questo  il nostro territorio non va chiamato, come spesso accade,  alto Salento, cioè  un aggettivo vicino a un sostantivo,  ma Altosalento,  quindi, un nome proprio di territorio, che comprende tutti i comuni al centro e al  nord della provincia di Brindisi (da Oria in su) e i comuni di Martina Franca (TA) e Locorotondo (BA).


Da quanto detto, risulta evidente, che  l'Altosalento è la risultante di una evoluzione organizzativa del territorio, il cui fulcro centrale è rappresentato dai cinque comuni trattati in questo sito, peraltro già uniti in un consorzio intercomunale.  


Gli approfondimenti sono divisi in 


  - storia e preistoria


  - il mare


  - il territorio


  - il folclore


  - arte


  le grotte


 




 La Valle d'Itria è al centro della Puglia dove è incantevole trascorrere vacanze in campagna...in un paesaggio da fiaba....



Ogni luogo dei nostri dintorni in Valle d'Itria, anche il più piccolo e sconosciuto, nasconde dei piccoli tesori che non mancheranno di sorprenderti piacevolmente e farti esclamare .... mai avrei pensato che .... certamente ritornerò .... ed in Puglia si ritorna sempre .... e non solo per le vacanze al mare.
C'è sempre qualche piatto che non hai assaggiato, qualche ritmo che non hai vissuto, qualcosa che non hai avuto il tempo di vedere,  un museo, un sito archeologico, un evento, qualcosa da scoprire.
E poi c'è qualcosa che ti prende dentro quando rivedi nella memoria il bianco dei muri, gli spazi, i luoghi, la terra rossa, i muretti a secco, gli ulivi, il dolce paesaggio ondulato e punteggiato da casette.
Ed ancor oggi ti par di risentire quella musica frammista a voci lontane, che in campagna, nel silenzio delle notti d'estate accompagnava il tuo fantasticare .... e vuoi allora che quel sogno non finisca mai .... e allora perchè le vacanze non sono solo mare .... andrai per l'Alto Salento.




Il comune di Ostuni (circa 33.000 abitanti)


 sorge sulle ultime propaggini  della Murgia meridionale.


La sua città vecchia, detta La Terra, è inconfondibile l’accecante monocroma colorazione del suo abitato, rigorosamente di bianco.


Le case tinteggiate di calce e la peculiare topografia hanno fatto meritare epiteti fiabeschi, come Città Bianca, Regina degli Ulivi, Città Presepe, II nucleo antico - probabile supporto dell'acropoli messapica - è infatti arrampicato sui fianchi scoscesi di un colle e presenta una pianta ellissoidale, chiaramente espressa dalla cinta muraria rafforzata dai torrioni aragonesi.


Ne rimangono otto dei quindici originari, come pure buone parti dei baluardi che chiudevano la città medioevale.


Ostuni è un affascinante groviglio di stradine anguste e tortuose, un susseguirsi di corti, piazzette e vicoli che un tempo facevano  capo  a  cinque porte che si aprivano nella cinta muraria, munite di torri, piombatoi e bertesche.


L'unica vera strada che raggiunge il vertice del "cono" e che divide il centro storico in due parti è via Cattedrale, mentre tutte le altre che lo intersecano sono vicoli ciechi o scalinate strette e ripide. Qui si trovano abitazioni cubicolari, spesso scavate nella roccia, unite da archi e semiarchi che fungono da contrafforti e da sostegno; come pure palazzi che, per gli stemmi gentilizi, i portali e la varietà delle linee architettoniche, con macchie d'ocra dorato ombreggiano l'accecante bagliore del bianco labirinto, Sulla sommità del colle, infine, si erge la Cattedrale, mirabile sintesi di elementi romanici, gotici e veneziani, che domina la Piana degli ulivi secolari fino al mare.


Abitato fin dalla preistoria, il territorio di Ostuni è occupato intorno al 1000 a. C. da Japigi e Messapi. La città è distrutta da Annibale nella seconda guerra punica, ricostruita dai coloni greci e, nei secoli successivi, occupata da Ostrogoti e Longobardi, Saraceni e Mori, Svevi e Normanni, Nel 1507 viene annessa al ducato di Bari di Isabella d'Aragona, Durante quasi due secoli di dominio spagnolo gli ostunesi tentano più volte di opporsi, finché nel 1799 proclamano la città libera e repubblicana.


II congresso di Vienna segna il ritorno dei Borboni, ma anche la fioritura di sezioni della Carboneria e poi della Giovane Italia.


Il 26 agosto 1860, a pochi giorni dalla partenza di Garibaldi da Messina, Ostuni - prima città della Puglia - abbatte gli stemmi borbonici e fa sventolare il tricolore.


Il Borgo Antico


E' l'inconfondibile gioiello che dona ad Ostuni la sua pittoresca identità urbanistica. E' definito dagli ostunesi la Terra.


Dipinto solo di bianco, sorge sul colle più alto del territorio urbano. Qui è tutto un moltiplicarsi di piani, di saliscendi, di vicoli e scalette, di aggrovigliate stradine che incrociano archi e piazzette.


Sulla sua sommità si stagliano la monumentale Cattedrale e il Palazzo Vescovile.

 
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view post Posted on 19/2/2009, 21:20
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MaryRosa

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Martina Franca


Tutto il paese conserva intatta la suggestione di una creazione della fantasia, una favola di pietra nella limpida luce dell'Oriente

Martina Franca è la piu alta località dell'altopiano delle Murge, a 431 metri sul livello del mare.
La cittadina, si stende sulla sommità di una collina tra altri colli dolci e fertili che delimitano la Valle d'ltria, la favolosa valle dei «trulli».


Tra le case bianche di calce e le stradine, spesso sormontate da archetti e di splendidi davanzali di ferro battuto ornati di fiori, spiccano Palazzi e le Chiese di Martina Franca.


Le strutture arcaiche dei «trulli» hanno origini antiche, orientali e greche (da tholos, tetto rotondo).


Il nome si fa derivare dal latino «turulla», piccola torre e anche da «trullus», vocabolo che indicava una qualsiasi costruzione circolare a tetto conico.


La struttura della parte conica è eseguita senza l'impiego di malta, solo con pietre ingegnosamente incastrate e disposte in volute concentriche decrescenti.


Al vertice è collocata, come copertura, una pietra intera (monolite), lavorata e levigata.


Sulle spirali di pietra spiccano sovente simboli magici: croci, stelle ed altri segni rozzamente dipinti nell'antica credenza di scongiurare il male e accattivarsi la protezione di Dio e dei Santi.



Lo spessore dei muri in pietra raggiunge anche i due metri.


Questa caratteristica ha fatto nascere la fama dei trulli freschi in estate e caldi di inverno...sull'estate possiamo essere d' accordo, ma in inverno qui fa un freddo!


 

 
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