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MACUGNAGA - I COSTUMI WALSER

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view post Posted on 26/1/2009, 19:10
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MaryRosa

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MACUGNAGA -  I  COSTUMI WALSER



Nel tradizionale costume di Macugnaga sono indiscutibili l'eleganza e la ricchezza: doti che hanno più volte ottenuto riconoscimenti in numerosi concorsi a carattere folkloristico.
E non poteva non essere che così dal momento che il costume era il vestito da sposa sino a pochi anni or sono.
Il costume di Macugnaga esprime la gioia composta delle nozze, della vita, della festa e, ancora, mette in risalto le doti fisiche femminili: il fazzoletto che incornicia e ravviva il volta e che spesso si lascia cadere sulle spalle in modo civettuolo, il corpetto luccicante d'oro, le pieghe del vestito ai fianchi, il vestito stesso che scende sotto le ginocchia.
In somma è un costume che, pur restando quello antico da secoli, ha un qualcosa di moderno e di leggiadro che lo rende ricercato, conteso dalle giovani.



 

LE VARIE PARTI DEL COSTUME


Il  "Tracht" costume tradizionale

 

è composto dalla sottoveste Underock bianca con pizzi, la camicetta Halbhamd pure bianca, possibilmente in lino, con preziosi pizzi fatti a mano al collo ed ai polsi.

Il vestito (roch)


E' di lana o panno nero liscio sino alla vita ove si raccoglie in ricca piegatura in piedi e giunge sotto le ginocchia.   Nel corpino non ci sono maniche, da questo spuntano le maniche della ricca camicetta.


La camicetta ( hellbhamd)

 

 (in dialetto ovvero chiara camicia) e in lino bianco, giunge sino alla vita e, al collo e alle maniche termina con un breve pizzo fatto a mano) e in lino bianco, giunge sino alla vita e, al collo e alle maniche termina con un breve pizzo fatto a mano.

 

Il corpetto (liberoch)

 

E' la parte più ricca e leggiadra del costume. Di velluto nero su cui spiccano, ricamati in oro, edelweiss, spighe di frumento, non ti scordar di me ecc., lo si lascia vedere dal collo sino alla cintura.

Anticamente si mettevano pure le iniziali di nome e cognome della sposa.

Il grembiule (foscher)


di seta nera e, per le giovani, anche colorato è chiuso alla cintura e scende dal corpetto sino a quasi toccare il lembo del vestito.


A cingere la vita (a specie di cintura, il bendal)


sopra il grembiule vi è un nastro di seta colorato (bendal) che, formando in centro una gala, lascia svolazzare i capi sul grembiule stesso.

il Soprabito (wollichamd)


Di lana nera con rilievi a ricamo, aperto davanti e tenuto stretto solo ai fianchi, dalle spalle scende sino all'orlo del vestito.   Dietro, a partire dalla vita segnata da un ricamo e da due bottoni in rilievo, il soprabito è raccolto in arricciatura di circa dieci centimetri.


Il fazzoletto (lumpii)


 Il capo è coperto da un fazzoletto di seta o lana a frange ed ha colori vivaci e che si accompagnano col nastro.


Accessori


Il collo e circondato da un piccolo nastro ( bendalti) nero che contiene  una Medaglia in oro, e con allacciatura in oro e fregi vari.  Si portava pure una parure di orecchini, spilla e catenina d'oro.


Le calze sono nere di lana sottile o seta e pure nere sono le scarpe a tacco medio.


 




              Gli altri abiti caratteristici erano: 


- il Wiartarock usato per i lavori in campagna e all’aperto


- il Wiartaroch festivo


- il Ganzerock per i lavoro casalinghi e per la domenica.


Il Wiartaroch da lavoro


era confezionato con modesta stoffa nera, in  tessuto pesante in inverno, leggero in estate, ed era costituito da un vestito a pieghe con corpino tipo smoking.


Sopra l’abito si metteva il grembiule di tela, a fiorellini minuti tipo provenzale, prevalentemente in tinte scure. La camicia, senza pizzi e ricami, sempre con maniche lunghe, era confezionata utilizzando pezze di biancheria smessa. Un giacchino Ermia con nervature ed allacciature sul davanti era indossato nelle medie stagioni.


Durante l’inverno, per ripararsi dal freddo, indossavano anche un pesante giaccone di lana o uno scialle. Nei giorni di tormenta poi usavano indossare anche due foulard sovrapposti: uno di lana, legato alla nuca, e sopra un ampio fazzoletto di cotone, legato sotto il mento.


D’estate, invece, una “caplina” di paglia  riparava il capo dal sole, oppure un foulard di cotone riparava dal vento. Calzavano, con calze di lana grezza, zoccoli o pantofole.


Il  Wiartaroch festivo


era indossato la domenica  e nelle festività meno importanti, aveva la stessa base di quello feriale, abbellito da una camicetta bianca con modesti pizzi al collo e ai polsi e il corpetto ricamato in filo, il grembiule era in seta colorata. Un giacchino simile all’Ermia ma senza allacciature, con i bordi arrotondati e ornati con passamaneria Carichji era usato nelle medie stagioni. Lo stesso giacchino a volte veniva portato anche con il Tracht.


Il  Ganzerock


pare che sia stato adottato dalle donne di  Macugnaga solo alla fine  dell’ottocento importato da  valligiane, provenienti dalla bassa valle che li si erano sposate, esso venne equiparato al  Wiarteroch festivo. Si trattava di un abito intero stile “ottocento”, con piccoli abbellimenti, rouches, passamanerie, ecc. sempre in colori sobri: nero, blu, marrone, verdone.



 
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